Per accedere a molti servizi sociali ed agevolazioni è necessario presentare l’Indicatore della situazione economica equivalente, la famigerata ISEE, che forse non tutti sanno cosa sia, come viene calcolata e a cosa serve

CHE COS’È? L’ISEE,

l’Indicatore della situazione economica equivalente, serve per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale a condizioni agevolate. L’accesso a queste condizioni dipende da alcuni requisiti soggettivi e dalla situazione economica della famiglia.

A COSA SERVE L’ISEE?

Alcuni esempi:

Servizi socio sanitari domiciliari, diurni, residenziali ecc.

Agevolazioni per i servizi di pubblica utilità (luce, telefono, gas)

Altre prestazioni economiche assistenziali

Assegno di maternità e “Bonus bebè” Asili nido ed altri servizi educativi per l’infanzia

Mense scolastiche

Prestazioni scolastiche (libri scolastici, borse di studio…)

Agevolazioni per tasse universitarie

COSA BISOGNA FARE PER OTTENERLO

Per ottenere la certificazione ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. I dati da presentare sono autodichiarazioni (come i dati anagrafici ed i beni patrimoniali), dati dall’Agenzia delle Entrate (come il reddito complessivo) e dall’Inps (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari da esso erogati per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF). Il nucleo familiare è quello alla data della presentazione della dichiarazione. Per i redditi fa fede il secondo anno solare precedente (per esempio, se si compila la dichiarazione nel 2016, la dichiarazione dei redditi è quella del 2014) mentre per il patrimonio mobiliare e immobiliare l’anno precedente a quella delle presentazione della DSU.

Per il calcolo dell’ISEE standard, che serve per le prestazioni sociali agevolate, occorre compilare la DSU Mini, una dichiarazione semplice per le situazioni “ordinarie”. La DSU Integrale va compilata solo per calcoli specifici come per esempio quello socio-sanitario, residenze, università, e minorenni con genitori non coniugati fra loro e non conviventi.

Nel caso di una diminuzione del reddito del 25%, si può anche richiedere l’ISEE corrente, una formula che permette di calcolare l’indicatori in qualsiasi momento dell’anno senza dover aspettare la dichiarazione fiscale.

Dal momento della domanda al CAF al rilascio DSU convalidata dall’INPS passano circa 10 giorni.

A CHI PUÒ ESSERE PRESENTATA LA DSU?

• all’Ente che eroga la prestazione sociale agevolata;

• al Comune;

• ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF);

• all’Inps in via telematica, mediante le postazioni informatiche self-service presenti presso le sedi INPS oppure collegandosi al sito Internet www.inps.it, nella sezione “Servizi OnLine – Servizi per il cittadino”.

DOCUMENTI DA PRESENTARE

La documentazione per il calcolo dell’ISEE che servirà al commercialista, Caf o Patronato per il calcolo del reddito è la seguente:

• Documento d’identità valido;

• Codice fiscale;

• Stato di famiglia;

• Contratto di locazione (con estremi di registrazione);

• Ultima bolletta pagata del canone d’affitto;

• Certificato d’invalidità per invalidità superiore al 66% (se presente nel nucleo familiare);

• Ultimo Modello 730 o Modello Unico presentato o, in mancanza d’obbligo, l’ultima certificazione dei redditi (Modello CU) rilasciato dal datore di lavoro o ente pensionistico, anche nel caso in cui si percepisca l’indennità di disoccupazione, cassa integrazione o mobilità.

PER IL CALCOLO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

• Estratto conto (saldo contabile) di depositi e c/c bancari e postali e giacenza media;

• Titoli di stato, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi e assimilati;

• Depositi e conti correnti bancari e postali;

• Azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri;

• Partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate e non quotate in mercati regolamentati;

• Per le imprese individuali: il valore del relativo Patrimonio Netto (determinato dall’ultimo bilancio; in caso di esonero dalla redazione del bilancio determinato dal valore delle rimanenze finali più il valore dei beni ammortizzabili al netto dei relativi ammortamenti);

• Dati di chi gestisce il patrimonio mobiliare (denominazione banca o intermediario, codice ABI); Dati relativi a tutti i fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili posseduti come da Visura Catastale;

• Capitale residuo del mutuo per l’acquisto o costruzione degli immobili;

• Contratti di assicurazione mista  sulla vita