Quanto vale il nuovo assegno

Il Decreto del Consiglio dei Ministri di Agosto contiene un provvedimento che accoglie una sentenza della Corte di Cassazione riguardante le  pensioni di invalidità. L’Esecutivo ha più che raddoppiato l’assegno destinato agli invalidi civili dai 18 anni in su, accogliendo così le indicazioni della Corte.

Si tratta di un deciso miglioramento delle condizioni economiche rispetto alle attuali. Oggi, infatti, l’assegno per la pensione di invalidità arriva a circa 285 euro, una cifra ritenuta giustamente insufficiente dalla Corte di Cassazione per garantire i mezzi necessari per vivere. L’aumento della pensione di invalidità dovrebbe avere valenza immediata, anche se per l’erogazione del primo assegno maggiorato si dovrà attendere un po’ di tempo per formalizzare le procedure da seguire per ottenerlo.

QUANTO VALE L’ASSEGNO

Rispetto ai 285 euro attuali, l’indennità di invalidità civile salirà fino a un massimo di 651,51 euro. Sommando questa cifra all’indennità di accompagnamento (520 euro mensili), ecco che l’assegno mensile per gli invalidi civili al 100% arriverà  a  quasi 1.200 euro.

A CHI SPETTA

Come affermato dal Premier, l’aumento riguarderà gli invalidi civili al 100% a partire dai 18 anni di età, gli inabili, i sordi e i ciechi civili assoluti. Una platea molto ampia, dunque, per la quale verrà eliminato una volta per tutte il limite di età (in precedenza era fissato a 60 anni), che dovrà però fare i conti con nuovi limiti reddituali. Come specificato anche dalla Corte di Cassazione, infatti, il nuovo “massimale” potrà essere erogato solo a chi rispetta  precisi requisiti economici. Secondo alcune indiscrezioni, l’aumento della pensione di invalidità potrà essere richiesto da chi ha un reddito massimo di 8.469,63 euro (se pensionato celibe) o di 14.447,42 euro (per pensionato coniugato). Se il reddito annuo è superiore, l’assegno resterà di 285 euro, esattamente come oggi.

Probabile, dunque, che l’erogazione del nuovo assegno sarà subordinata alla  presentazione di una domanda integrativa, nella quale venga specificato il reddito annuo. Vale la pena sottolineare, comunque, che si tratta al momento  di mere ipotesi,  perchè sarà  necessario attendere la pubblicazione di una circolare esplicativa dell’INPS nella quale verranno chiariti tutti i dubbi ancora rimasti ancora insoluti.