Un cambio di paradigma per la mobilità delle persone con disabilità

Quel che forse colpisce di più del nuovo Prontuario Adattamenti, documento tecnico aggiornato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presentato nei giorni scorsi a Bologna dall’ANGLAT e che può realmente rappresentare un cambio di paradigma per la mobilità delle persone con disabilità, è il fatto che le varie soluzioni indicate non si limiteranno più solo agli adattamenti fisici o dei veicoli, ma si estenderanno anche all’ambiente e ai servizi

Abbiamo già avuto occasione, nei giorni scorsi, di occuparci del nuovo Prontuario Adattamenti, documento tecnico aggiornato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, come avevamo sottolineato, può realmente rappresentare un cambio di paradigma per la mobilità delle persone con disabilità. Quel documento è stato presentato a Bologna, nell’àmbito di un evento formativo promosso dall’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), in collaborazione con la Direzione Generale Territoriale del Nord-Est del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, cui hanno partecipato esperti tecnici, rappresentanti istituzionali e componenti delle Commissioni Mediche Locali.

Come riferito dunque dagli esponenti dell’ANGLAT, «l’adozione dei Codici Unionali Armonizzati rappresenta uno dei cardini del nuovo Prontuario, aggiornamento che apre anche a un mercato più standardizzato per gli adattamenti veicolari, con ricadute potenzialmente positive sui costi e sulla disponibilità delle soluzioni tecniche».
«Questo non è solo un adeguamento formale – ha affermato Claudio Puppo, presidente dell’ANGLAT -, ma un passo avanti concreto nel riconoscere diritti e autonomia a chi ogni giorno si confronta con barriere ancora troppo diffuse. Le soluzioni, infatti, non si limiteranno più solo agli adattamenti fisici o dei veicoli, ma si estenderanno anche all’ambiente e ai servizi, per favorire una partecipazione più ampia e inclusiva».

«Particolarmente rilevante – commentano ancora dall’ANGLAT – è l’introduzione di nuove classificazioni per patologie complesse (tetraplegia, distrofia muscolare e sclerosi multipla), condizioni a ciascuna delle quali sono ora associati adattamenti più mirati e personalizzati, in grado di garantire un’esperienza di guida più sicura, efficace e rispettosa delle capacità residue del conducente. Si supera così l’approccio “unico per tutti”, promuovendo invece soluzioni tagliate sulle reali esigenze funzionali. E ancora, un’altra importante innovazione normativa riguarda la possibilità, prevista dal Codice della Strada, di semplificare il rinnovo della patente per le persone con patologie fisiche stabilizzate e non soggette a peggioramento: in questi casi, sarà possibile evitare la visita in Commissione Medica, riducendo sensibilmente il carico burocratico e i tempi di attesa. La misura punta a restituire serenità e continuità nella mobilità personale, senza compromessi sulla sicurezza».

All’evento di Bologna ne seguiranno altri, già programmati a Bari e Milano, e altri ancora in via di definizione al Centro Sud e nel Nord Est del Paese, tutti dedicati in particolare alla formazione nazionale per i componenti delle Commissioni Mediche Locali, che sono segnatamente organi centrali nella valutazione dell’idoneità alla guida. Il nuovo Prontuario richiede infatti competenze aggiornate e uniformi, per garantire valutazioni più eque su tutto il territorio.

Tra le altre novità illustrate a Bologna, notevole interesse ha suscitato l’integrazione delle tecnologie sviluppate dallo CSIMA, il Centro Superiore Integrato per la Mobilità Accessibile dell’ANGLAT, tra cui il simulatore e il valutatore tecnico, per rendere più oggettive e precise le valutazioni delle capacità residue, in particolare per i casi di tetraplegia e di distrofia. Grazie a questi strumenti sarà possibile certificare le forze residue della persona esaminata, evidenziare l’insieme delle capacità dei suoi movimenti e consentire anche percorsi di addestramento sicuri prima della guida su strada.
«La tecnologia non sostituisce la competenza umana – commenta Giorgio Salamati, responsabile del CSIMA -, ma la potenzia, la rende più accurata e giusta. È questo il cuore del nostro lavoro».

«Il forte coinvolgimento dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Salute e del Dipartimento per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità – dichiara in conclusione Claudio Puppo – testimonia l’interesse strategico che le Istituzioni stanno finalmente riconoscendo al tema. Abbiamo tracciato una rotta, ora il compito di tutti è percorrerla con coerenza, responsabilità e visione».