Per i 50 anni di attività della funivia, un’offerta turistica che mette alla portata di tutti la montagna più alta delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità

Con 2 ascensori avveniristici e panoramici, da poco inaugurati, la Marmolada è sempre più accessibile: dagli appassionati di sport agli amanti della natura d’alta quota o, semplicemente, a chi vuole soltanto provare l’emozione dell’altitudine in sicurezza e comodità. Anche le persone disabili potranno facilmente affacciarsi sul ghiacciaio, meta finora riservata agli sciatori (che comunque dovevano fare rampe di scale prima di buttarsi nella discesa), e se lo vorranno, accompagnati, scendere la pista Bellunese di 12 km, fino a Malga Ciapela.

L’evento “La celebrazione dei 50 anni di attività è un traguardo importante, una tappa simbolica della nostra attività che celebriamo anche con un grande risultato tecnologico, per rendere la montagna sempre più alla portata di tutti”, commenta Mario Vascellari, presidente della società che gestisce la funivia di proprietà della famiglia, con le Tofane di Cortina d’Ampezzo. “È questo uno degli obbiettivi centrali del nostro operato – prosegue Vascellari -. Si pensi che dall’iniziale portata di 400 persone all’ora dei primi anni Sessanta già nel 2004 avevamo raggiunto una capacità di trasporto di circa 1.000 persone all’ora, e copriamo oggi tre tronconi con un dislivello di oltre 1.800 m, collegando in 12 minuti Malga Ciapela a Punta Rocca. La Funivia Marmolada non è riservata solo agli sciatori. A Serauta, stazione d’arrivo del secondo tronco, si visita il Museo Marmolada Grande Guerra, il museo più alto d’Europa.

La visita inizia percorrendo una rampa che rievoca un ponte che attraversa un crepaccio e prosegue tra oggetti e reperti originali che descrivono la vita del soldato in trincea o nelle baracche, e gli orrori della guerra. Dai finestroni del museo si può vedere la Zona Monumentale Sacra, dove i soldati hanno realmente combattuto.  In cima alla stazione di Punta Rocca, a 3265 metri d’altezza, si trova invece la terrazza panoramica più alta delle Dolomiti, comodamente raggiungibile da tutti, anche dalle persone con disabilità.