L’assistente digitale

Per un problema con il Bancoposta mi rivolgo all’Ufficio Postale dopo aver ovviamente preso appuntamento. Dopo gentile colloquio e problema non risolto mi si invita a telefonare al numero verde impresso sul Bancoposta.

“Benvenuti in Posteitaliane etc etc. Vi risponderà un operatore dall’Italia….” Un sospiro di sollievo. Almeno parlerò con uno che parla come me e che sarà stato addestrato a risolvere i problemi! Errore! Risponde l’assistente digitale che, con un italiano schematico inizia a far domande, chiedendo di esprimere a chiare lettere ciò che desidero. Ci provo. Formulo la domanda, cui segue altro interrogativo da parte dell’assistente digitale. Riformulo la domanda diversamente contenendomi in tre quattro parole. Mi si apre un mondo di numeri! “ Digiti 1 se vuole…, digiti 2 e vuole… digiti 3 se vuole…E cos’ per ben 9 numeri, al termine dei quali non sapevo più cosa volevo. Attendo in silenzio, sperando che l’assistente digitale si taccia per sempre e mi si metta in linea con un umano. Altro errore! La voce metallica fa da sé un’auto analisi e comincia a chiedermi : “ Non le sono stata d’aiuto?”. Irritato rispondo un secco no!. “ Mi dispiace, provi a riformulare la domanda o richiami”.

Ma come… e l’umano non arriva? No, non si fa vivo. Ricomincio la trafila. Ricompongo il numero verde e cambio strategia: formulo domanda diversa e digito altri numeri sperando di scansare l’assistente digitale che, ahimè, ricompare  (ma quante ce ne sono?).

Mi faccio guidare sperando di arrivare a porre il semplice quesito all’ipotetico umano competente. Ancora nulla. Cambio tattica ed inserisco variabili nella domanda. Altra lista di numeri eventualmente da digitare . “ Se si tratta di Bancoposta x digiti 1, se Bancoposta y digiti 2, se Bancoposta z digiti 3, e così via”. Scopro che esiste un ventaglio di Bancoposta inimmaginabile! 

 Dopo un po’ l’irritante assistente mi chiede nuovamente se mi può essere d’aiuto in altro modo ed al mio secco rifiuto,… se ne dispiace e, dopo. circa 5 minuti d’attesa arriva finalmente l’operatore umano targato con un numero che gentilmente mi chiede quale sia il mio problema.

L’avventura, nel suo complesso, è stata molto più articolata ed irritante di quanto esposto.

A parte che il problema non sia stato risolto ma rinviato all’Ufficio Postale dal quale ero partito, mi vengono alcune considerazioni. Le prime banali 

  1. tempo consumato nell’impresa telefonica 50 minuti
  2. l’assistente digitale potrebbe rispondere anche da Marte, tanto non cambierebbe nulla.
  3. ..ah, i vecchi uffici postali di una volta!

La considerazione più angosciante è comunque un’altra. Si parla molto di intelligenza artificiale, di robotica, di sistemi digitali complessi. Se ne parla spesso anche in riferimento alla salute, ipotizzando che sempre più si prenderanno decisioni sulla base di algoritmi. Ci sono molti scienziati che sono convinti di poter sostituire la mente umana con sofisticatissimi…computer. Ci sono tentativi di costruire robot ed umanoidi con l’idea di creare dame di compagnia per le case di riposo o di fornire perfetti assistenti alle persone disabili.

Innegabili i vantaggi della ricerca, dell’informatica e di tutto ciò che ha potenziato le nostre capacità. 

Tuttavia, dopo questa esperienza, sono ancor più convinto che “umano è più bello”. Specie un umano competente.

Il Grillo Parlante