Il Bastione delle Maddalene è un baluardo situato lungo le mura magistrali di Verona, sulla sponda sinistra del fiume Adige, progettato e realizzato in forma triangolare e pentagonale da Pier Francesco da Viterbo su disposizione di Francesco Maria I della Rovere, Duca d’Urbino e Governatore Generale delle Milizie Venete, che ha introdotto a Verona la nuova arte fortificatoria discostandosi dal tradizionale bastione di forma circolare o quadrata, fino ad allora indiscusso.


In Realtà l’autore del primo ampliamento della cinta muraria di Verona, dopo l’alluvione del 1239 fu Ezzelino III da Romano. Solo dopo in epoca scaligera, 1287, Alberto I della Scala costruì la cinta muraria turrita di Campo Marzo, con estensione delle mura dalla riva sinistra dell’Adige fino a Porta Vescovo. Successivamente, Cangrande della Scala realizzò significativi cambiamenti della città, sia per le opere militari che per quelle civili. La Città murata, in quegli anni, vide cambiare un po’ il suo connotato storico di avamposto militare di frontiera, per mutarsi progressivamente in una Civitas, centro di cultura e di fede.

In piena epoca di dominazione austriaca, per volontà del feldmaresciallo Radetzky, i genieri imperiali lavorarono alle opere militari di Verona per quasi cinquant’anni, dal 1815 al 1866, svolgendo un’elaborazione dettata dalle esigenze militari e strategiche. In esecuzione al progetto del più illustre architetto militare asburgico, Franz Von Scholl, le modifiche al Bastione delle Maddalene riguardarono le originarie postazioni superiori per artiglieria, prima a cielo aperto, poi sostituite con un secondo ordine di casematte, disposte nei fianchi al di sopra delle casematte originarie.

Il bastione è totalmente accessibile, fa parte del circuito i Musei di Verona, al suo interno c’è a disposizione anche una carrozzina elettrica (nuova e mai usata … per forza chi arriva lì ha di sicuro la sua), serve per scendere la rampa originaria che definirei abbastanza ripida se fatta a spinta, fatta in scioltezza col Triride, che conduce alla casamatta inferiore dove poi si possono visitare le sale costruite per ospitare i cannoni. Grazie alla guida, abbiamo potuto cogliere tutti gli aspetti di finitura architettonica imperiale e anche comprendere il complesso sistema di aerazione delle sale che ospitavano i cannoni.

Io ho fatto una visita guidata di circa un’ora e mezza, proposta dalla Associazione Veneto Segreto. Al termine è stato bello poter salire grazie a due rampe (quasi a norma) sulla somma dei bastioni, e camminare lungo il sentiero sterrato contornato dal verde del parco. Dall’alto è stato bellissimo ammirare la provianda di Santa Marta, che era uno stabilimento industriale in epoca austriaca costruito su un ex complesso monastico che comprendeva una chiesa ed un chiostro dedicata a Maria Maddalena, situato nel centro storico di Verona, progettato dalla Genie-Direktion Verona austriaca di stanza nella città scaligera e costruito tra il 1863 e il 1865.  Originariamente era destinato alla produzione di pane e gallette, al deposito e all’amministrazione di altri generi di sussistenza.

Dal 2015 ospita i dipartimenti di economia dell’Università di Verona.

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