Potevamo, io ed il mio amico Giuseppe, non salire sul Monte Baldo e provare il nostro nuovo ausilio?
Arriviamo presso la stazione della Funivia di Malcesine, entriamo nel garage sotterraneo e parcheggiamo l’auto, (c’è un posto riservato ai disabili appena entrati sulla dx, credo ce ne sia forse un altro ma non l’ho cercato). Si deve poi uscire dal garage per l’uscita pedonale e subito fuori c’è un ascensore che porta al piano biglietteria. Per godere delle agevolazioni viene chiesta documentazione attestante l’invalidità. Dal piano biglietteria con altro ascensore si sale al piano imbarco sulla funivia, che avviene in via prioritaria, che può presentare un piccolo gradino facilmente superabile. C’è una stazione intermedia per cambio funivia, dove il tutto si svolge sul medesimo piano. Si prende la cabina che porta sulla cima, è un po’ più grande e come la prima, rotea su sé stessa in modo che durante il percorso si possa guardare il paesaggio che ci circonda a 360°.  Una volta arrivati in cima si esce in un piazzale in sterrato battuto con a dx e sx locali per il ristoro, bar, baita, tutte con piccole grande verandine per sedersi e mirare il panorama. Sotto il bar a sx, sono situati i bagni, anche quelli riservati ai disabili.

… e adesso inizia la nostra “passeggiata” col ns nuovo propulsore MTW costituito in pratica da due ruote posteriori, con battistrada più grande, anch’esse elettriche che spingono. Possiamo definire le nostre carrozzine un “3×3”, cosa che ci permette di affrontare ghiaia e pendenze diversamente non superabili. Prendiamo il percorso di sinistra, che praticamente porta alla fine del Baldo e che termina con un punto panoramico a tutto tondo, dove si possono ammirare in basso a sx il Lago di Garda, la parte a nord, quella trentina per capirci, con Torbole e Riva del Garda, tutta la costa bresciana con Limone e Campione a scendere verso sud per finire poi, nelle belle giornate di limpido, con tutta la “grande pancia del lago” (io la chiamo così) dove si possono scorgere il golfo di Salò, quello di Desenzano e la punta di Sirmione. Dal lato opposto, quello verso est, il panorama sulle montagne circostanti sembra non finire mai, la più vicina è il Monte Altissimo con ai suoi piedi il Rifugio Graziani (che chiamarlo rifugio …), San Valentino, la diga del Lago Prà da Stua e tutti i vari percorsi che corrono sui fianchi del ns Monte Baldo.  
Probabilmente è superfluo precisarlo, ma gli appunti che seguono sono ovviamente riferiti a chi come noi si sposta con la carrozzina “modificata”. Il percorso inizia con una bella salita, non lunga ma ghiaiosa, che solo il 3×3 permette di superare. Una volta in cima ci spostiamo con attenzione sul prato di sx per ammirare subito il paesaggio sul Garda, poi piano piano riprendiamo la passeggiata passando davanti a La Capannina, locale bar/ristorante posizionato proprio davanti al punto di partenza dei Deltaplano che non sono pochi (almeno quel giorno), dotato di una grande veranda nella quale sono posizionati tavoli all’aperto ma anche delle sdraio per gustarsi anche l’ultimo sole che questo autunno ci regala ancora. Da qui in poi il percorso (per noi) si fa davvero impervio, impegnativo, per le pendenze laterali, per le rocce da superare, è necessario un discreto controllo del busto e sconsiglio di andare da soli. Arrivati al punto panoramico parte un sentiero per i normodotati che scende sulla destra verso “Bocca Navene” bello ripido almeno per i miei gusti. In una fortunata giornata di sole, il luogo è abbastanza affollato, turisti sul lago ce ne sono ancora tanti, un po’ di respiri a pieni polmoni, un po’ di sole in faccia, qualche foto ricordo e tante immagini nei nostri occhi per poi prendere la strada del ritorno, sempre con le stesse attenzioni e difficoltà.
Ci fermiamo per un ristoro presso la Baita dei Forti (proprio di lato all’ingresso della funivia) accomodandoci rigorosamente sulle panche all’esterno.  Verso metà pomeriggio riprendiamo la funivia e scendiamo a Malcesine. Due passi nel ciottoloso quanto carino e affollato centro del paese che offre sempre angoli e scorci suggestivi, per poi imboccare il lungo lago verso sud per una bella passeggiata in riva al lago, dove nella prima parte troviamo ancora locali aperti e persone che camminano, mentre nella seconda parte, quella che si conclude difronte all’Isola dell’Olivo, praticamente ai piedi dell’Ex Ospedale di Malcesine, i locali hanno già chiuso i battenti e la passeggiata è davvero tranquilla. La nostra giornata sul Baldo si conclude qui, anzi NO, c’è tempo anche per un gustoso gelato in quel di Bardolino.

(ricordo che cliccando sulla foto col pulsante dx del mouse, possono essere aperte ingrandite)

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