di Paolo Vitale

Se decidete di trascorrere qualche giorno a Napoli, il nostro consiglio è quello di raggiungere la città in treno. La prenotazione va fatta telefonicamente al numero 02 3232332. Se avete la Disabily Card con stampato sul fronte la lettera A, che indica disabilità grave, non è necessario possedere la Carta Blu. Paga il disabile, ha la tratta gratuita l’accompagnatore. Una volta arrivati in stazione in auto, ci hanno sconsigliato di lasciare la stessa nel parcheggio adiacente la stazione, ma di parcheggiare a pagamento, qui abbiamo trovato due soluzioni: parcheggio sotterraneo della stazione di Porta Nuova, ad euro 25 al giorno; parcheggio dell’hotel Sole ad euro 15 al giorno. Non accettano prenotazione, ma ha sempre posti liberi, una volta parcheggiato, andate alla reception, e pagate per i giorni di sosta che avete programmato. Da lì si accede direttamente al binario 1, prendete l’ascensore e recatevi al piano inferiore, dove troverete la sala blu. Dovete essere lì 30’ prima della partenza. Il personale vi accompagnerà davanti al treno, e grazie ad una pedana mobile salirete a bordo. Posti riservati, larghi e bagno accessibile. Noi abbiamo usato il Frecciarossa, partiti alle 7.53 da Verona, alle 8.44 eravamo a Bologna, dove sullo stesso binario, alle 9.07, abbiamo preso la coincidenza che ci ha fatto arrivare a Napoli Centrale alle 12.38.

Una volta giunti a destinazione, ci siamo subito diretti verso l’UNA Hotels  (https://www.gruppouna.it/unahotels/unahotels-napoli). Qui stanza grande, con bagno accessibile, personale disponibile e colazione con ogni ben di Dio, dal salato al dolce, con numerose specialità campane: la si consuma al sesto piano, dove c’è una terrazza con vista su Piazza XXV Aprile, a cinque minuti dalla stazione. Una volta sistemate le valigie in camera, ci siamo diretti verso Spaccanapoli, questa è la via che divide la città tra a parte nuova e quella vecchia. Consigliatissimo l’uso del ruotino elettrico, la città presenta una pavimentazione in pietra molto disconnessa e tratti in salita per raggiungere alcune attrazioni. Lungo questa via troverete molti locali dove mangiare: si spazia dal classico Cuoppo sia di mare che di terra, alla pizza fritta, oppure per il dolce sfogliatine, babà, pastiera napoletana etc.

Lungo la strada ci sono tantissimi cuori appesi in alto con frasi tipiche napoletane, si respira l’aria di una città amata dai suoi abitanti. Vi segnalo che non abbiamo mai visto pedane per l’accesso alle attività commerciali, nonostante alti gradini ma troverete sempre qualcuno che vi darà una mano. Alla fine di questa via, lunga circa due chilometri, siamo arrivati alla Funicolare di Chiaia, il costo è di euro 1,5 a tratta; vi porterà al Vomero, qui potrete godervi una vista spettacolare sulla città, il Vesuvio e Ischia da Castel Sant’Elmo. Ci sono anche dei bagni accessibili. L’ingresso è gratuito sia per la persona disabile che per l’accompagnatore.

Poco più avanti troverete la Certosa ed il Museo di San Martino, qui ci sono varie sezioni, tra cui la parte navale, la parte dei presepi, ed è in gran parte accessibile. Prima di rientrare in hotel siamo stati a visitare: il Monastero di Santa Chiara, e la chiesa di Gesù Nuovo, con la sua parete esterna molto particolare. Il secondo giorno abbiamo preso la metro, che ci ha portato alla fermata di Toledo. Questa stazione è bellissima, ha un’architettura straordinaria, che merita una visita. L’esplorazione dei Quartieri Spagnoli è un tuffo nel cuore partenopeo, un tempio a celo aperto per commemorare Diego Armando Maradona. Imperdibile la visita al suo murales, considerate che la strada per raggiungerlo è tutta in salita, e mia moglie Sun in alcuni punti ha dovuto spingermi. Purtroppo il museo dedicato al lui non è accessibile. Anche in questa zona si può mangiare in innumerevoli posti. A seguire siamo passati da Piazza Plebiscito, immensa e maestosa, e dopo ci siamo diretti verso il mare, dove ci sono i traghetti per le isole, che per ragioni di tempo non abbiamo visitato. Vale la pena passeggiare per la galleria Umberto I, che è la via dello shopping napoletano, e dove potrete bere un caffè e consumare prodotti di pasticceria al bar Raffaele Caldarelli, che ha anche il bagno accessibile.

Sul mare si affaccia Castel Nuovo, con all’interno i suoi quadri esposti in tre piani, è accessibile parzialmente, ma l’ingresso è gratuito per disabile e accompagnatore. Prima di cena abbiamo visto il Duomo di Napoli, mastodontico e curato, e la via dei Presepi, dove troverete statuine di tutti i personaggi più noti oltre dei classici, e per cena, ci siamo concessi una pizza squisita alla pizzeria Spaccanapoli, situata nell’omonima via. Una volta rientrati in albergo, dopo due giorni vissuti pienamente, possiamo solo dire che la città è accogliente e le persone sono sempre pronte a parlarti, supportarti e consigliarti, grazie alla presenza massiccia delle forze dell’ordine, non ci siamo mai sentiti in nessun modo in pericolo.

Sicuramente ci torneremo. Per il momento è tutto, domattina ci aspetta il Frecciarossa delle 7:30 che ci porterà a Verona direttamente in 4 ore e 30 minuti.