La strada del Ponale è una vecchia strada che risale la valle del torrente Ponale, collegando Riva del Garda con il lago di Ledro. La strada è stata costruita a metà del XIX secolo ed è subito diventata la principale arteria a collegare la valle di Ledro col versante del Garda ed è stata utilizzata per il normale traffico veicolare dell’epoca.
Nel corso degli anni il tracciato originale ha subito varie modifiche ed i punti più critici per il pericolo di caduta massi o per la posizione troppo esposta sono stati sostituiti da brevi tratti in galleria e quindi dismessi. Spesso il tracciato era soggetto a chiusure più o meno prolungate per la sua messa in sicurezza in seguito alla caduta di sassi che mettevano in grave pericolo chi vi transitava.
Rimase in funzione sino al 1995. In quell’anno venne definitivamente chiusa in seguito all’apertura della nuova galleria di collegamento con Riva del Garda.
Dal 2004 è divenuta pista ciclabile e sentiero adatto all’escursionismo.
La citazione sopra era obbligatoria per far capire ai nostri soci e lettori di cosa stiamo parlando, precisamente di una strada/sentiero che dalle rive del Lago di Garda porta al Lago di Ledro. Un percorso nato con altre finalità ma oggi dedicato esclusivamente a passeggiate ed arrampicate in mountain bike, ma, e qui viene il bello, anche diversi “Tririders” si sono avventurati lungo questo sentiero, con qualche successo ma non senza difficoltà che è opportuno raccontare per benino.
Tanto per non cambiare, anche questo racconto viene da una coppia di avventurieri che insieme si sono arrampicati lungo tornanti, strade sterrate, qualche bella galleria, ma con la gioia di essere arrivati in cima senza disdegnare anzi chiedendo qualche aiutino quando le condizioni lo hanno reso necessario.
Grazie ad Alberto e Caterina.
<Arrivati a Riva del Garda abbiamo cercato un parcheggio comodo per noi disabili. Purtroppo nel centro di Riva d/G. ce ne sono uno o due e sempre occupati, tanto più durante la stagione estiva, quindi abbiamo optato per il parcheggio multipiano che si trova proprio di fronte al porto dove attraccano i battelli a Riva del Garda. Parcheggio molto comodo dotato di sei piani e ad ogni piano ci sono circa tre parcheggi per disabili. Dal parcheggio si scende lungo la strada gardesana che costeggia il lago per circa 700/800 mt, che è affiancata da una piccola ciclabile fino ad arrivare all’inizio della “Strada del Ponale” che si trova sul lato sinistro. Si sale per circa 30-40 metri su una strada asfaltata chiusa al traffico e che immette direttamente su una strada sterrata in salita che è la vera e propria ciclovia.
È una ciclabile interamente scavata nella roccia e nel primo pezzo di circa 6 km si trovano anche sei gallerie scavate nella montagna e lasciate al grezzo quindi con la roccia viva. Fatti questi sei chilometri la strada diventa asfaltata e si arriva ad un ristorante con una terrazza che domina tutto il lago di Garda. Salendo per un altro chilometro si arriva ad un bivio dove girando a sinistra si va verso Molina di Ledro oppure girando a destra si arriva al famoso Lago di Ledro. Caterina ed io abbiamo deciso di andare verso il lago di Ledro quindi abbiamo svoltato a destra e abbiamo continuato il percorso per circa 2 km sempre su strada asfaltata. Dopo 2 km la strada torna ad essere sterrata e particolarmente stretta, anche le biciclette passano con senso alternato. Si arriva ad un punto dove la strada finisce ad una cascata e da lì sì inerpica a sinistra per un sentiero non proprio comodo per i nostri mezzi, ma decisamente più adatto alle classiche mountain bike. Tra i due, sono io quello un po’ più spericolato, (perdonaci Alberto ma non avevamo grandi dubbi su questo) quindi ho preso una rincorsa e a tutta velocità ho provato ad arrivare in cima, purtroppo a circa tre metri dallo scollinare ho trovato molti sassi che mi hanno bloccato la corsa. Lì ho provato a ripartire, ma purtroppo non si riusciva a fare grip ed allora ho aspettato che passasse un ciclista oppure qualcuno a piedi. Per fortuna da lì a qualche secondo si è fermata una coppia di ragazzi a quali abbiamo chiesto di poterci spingere in quegli ultimi metri…
Passata questa piccola disavventura abbiamo continuato su strada asfaltata per circa 500 metri e seguendo le indicazioni ci siamo infilati in un sentiero sterrato ma abbastanza battuto per circa quattro chilometri. Questa parte davvero carina, molto tranquilla e piacevole da godersi sotto ad alberi e con qualche cascata di tanto in tanto. Ci siamo fermati ad un ciclo grill chiamato bar sul Ponale per bere qualcosa di fresco. Dopo circa trenta minuti siamo ripartiti e dopo un chilometro abbiamo trovato il secondo intoppo o punto critico che dir si voglia, che ci ha costretti a fermarci ed a chiedere un nuovo l’aiuto a delle persone che stavano transitando. Questa volta il problema era dato da un’opera umana, abbiamo trovato una canalina di scolo che attraversava e sentiero e quindi creava un doppio gradino e le carrozzine si incastravano con le ruotine davanti. Superato quest’altro punto abbiamo continuato per altri 3 km fino al paesino di Biacesa, piccolo paesino del Comune di Ledro molto caratteristico per le strutture delle abitazioni classiche del Trentino. Lì abbiamo fatto tappa ad una delle innumerevoli “fontanelle” di acqua fresca che si trovano lungo il percorso e abbiamo riempito le nostre borracce.
Dal paesino di Biacesa al Lago di Ledro non mancava molto, quindi siamo ripartiti e dopo circa 10 minuti di strada mista sterrato e asfalto, siamo arrivati sulla ciclabile che costeggia il lago per circa un chilometro.
Lì ci siamo fermati circa mezz’oretta a bere e abbiamo fatto tappa dentro ad un negozio di bici per farci gonfiare le gomme in vista della discesa.
Il ritorno è stato abbastanza semplice tranne in quei 2 punti ormai conosciuti, dove all’andata avevamo incontrato delle difficoltà, che ovviamente si sono riproposte anche al ritorno quindi anche per il ritorno abbiamo chiesto aiuto a dei “buoni samaritani” che di trovavano sul percorso.
Nel rientrare ci siamo fermati dove la strada del Ponale faceva il bivio per il lago di Ledro e per Molina di Ledro, e abbiamo deciso di prendere la direzione verso Molina di Ledro proprio per curiosare, per capire se si trattasse di una strada fattibile per un futuro giro. Dopo circa tre chilometri ci siamo fermati e siamo tornati indietro soddisfatti nel vedere che anche quella strada era percorribile con le nostre carrozzine. Nel rientro siamo passati di nuovo attraverso le gallerie e abbiamo potuto ammirare il lago al tramonto che propone sempre degli scorci spettacolari, e arrivati a Riva del Garda ,,, beh ci siamo concessi anche un peccato di gola estivo, un meritatissimo buon gelato.>
















